CHI SIAMO
A volte per far nascere frutti preziosi basta un semplice “Grazie!”
“Cumse!”, “Grazie!”. Dalla più semplice e umana delle parole, detta in lingua ghiziga circa 20 anni fa, in Camerun del Nord, è nata un’idea che nel tempo ha dato molti frutti.A pronunciarla, una donna che aveva affrontato e superato un parto molto difficile. A riceverla, Roberto Stigliano, medico chirurgo che già da tempo operava in Africa. Intorno a lui e a quella parola si sono raccolti subito molti volontari.
Nata nel 2000, Cumse Onlus opera oggi in Camerun, Ciad, Congo, Egitto, Mali, Niger, Senegal ed Egitto. Dal 2010 è diventata Fondazione di partecipazione. Da allora Cumse rappresenta il simbolo di un volontariato animato dalla forza e dall’impegno pronto a rispondere ai bisogni emergenti di un’Africa in continua evoluzione sociale e culturale. E ai bisogni a sostegno delle nuove povertà nel nostro Paese.
MISSIONE
La missione della Fondazione è quella di rendere il mondo migliore di come lo abbiamo trovato, diventando, con il nostro impegno, protagonisti, creativi e operosi in ogni realtà in cui siamo chiamati, con umiltà, a operare: la nostra città e il mondo intero, che consideriamo città per antonomasia. I campi di azione della Fondazione sono: la salute, la formazione, l’assistenza all’infanzia, l’agricoltura, l’allevamento, il sostegno alla cultura e alla salvaguardia del patrimonio storico e culturale di un popolo e di una terra, la formazione professionale.
La Fondazione sostiene attività virtuose a favore delle popolazioni povere del mondo, per combattere malattie, discriminazioni, povertà culturale, abbandono, isolamento, e promuovere progresso, ossia cambiamento positivo e condiviso delle società e delle popolazioni con particolare riguardo ai Paesi in via di sviluppo.
VISIONE
La Visione della Fondazione è uno sguardo positivo su chi è intorno a noi, amico, collaboratore o destinatario delle nostre azioni e, nello spirito di fratellanza universale, è il superamento delle barriere create da una visione della vita meramente utilitaristica, che genera una società avida e poco generosa, che non lascia spazio ai poveri, ai diseredati, ai deboli. La Fondazione opera a favore degli ultimi, senza interessi individualistici, per costruire con intelligenza e abilità, serietà e coraggio, azioni di cooperazione e sviluppo.